forzato

Diversamente dai sistemi a circolazione naturale, in quelli a circolazione forzata il serbatoio di accumulo per l’acqua calda è separato dal pannello. Si tratta di una scelta impiantistica consigliata in particolare per impianti utilizzati per tutto l’anno e integrati con il riscaldamento domestico. Inoltre, la circolazione forzata si rende necessaria in quei casi in cui non è possibile posizionare il serbatoio ad un’altezza maggiore dei pannelli. Il fluido termovettore generalmente è costituito da una miscela di acqua e antigelo; riscaldato dall’energia solare catturata dal pannello, il fluido viene fatto circolare nell’impianto grazie ad una pompa elettrica. Il fluido riscaldato transita all’interno del serbatoio d’accumulo, attraverso una serpentina che. Fungendo da scambiatore di calore, riscalda l’acqua contenuta nel serbatoio. Di norma sono sistemi a circuito chiuso, in cui cioè il fluido termovettore è separato dal circuito idraulico che porta l’acqua all’utenza. Kit a circolazione forzata, completi di pannelli, serbatoio d’accumulo, centralina solare, pompa di circolazione, valvole e tutti gli altri accessori sono indispensabili per l’installazione e la messa in opera dell’impianto. La figura illustra schematicamente il funzionamento di un tipico sistema a circolazione forzata con collettori piani vetrati per la produzione di acqua sanitaria, integrato da un qualsiasi sistema di riscaldamento termico ( termocamino, caldaie, pellet/nocciolino, legna, gas). È presente un termostato che rileva la temperatura dell’acqua nel serbatoio: se questa è inferiore a quella impostata, entra in funzione la caldaia che provvede a fornire il calore mancante. Come si può notare, è presente una centralina termica di controllo, che controlla il flusso e regola l’attivazione e lo spegnimento della pompa di circolazione. La centralina è collegata a due sonde , che misurano la temperatura del fluido presso i pannelli e presso il serbatoio. Se la differenza tra le due temperature supera una certa soglia impostata (di solito 10°C), si attiva la pompa di circolazione, che provvede a far circolare il fluido termovettore, che riscalda l’acqua del serbatoio. Questa, per i sistemi a circolazione forzata, è la tipologia impiantistica più diffusa.